Associazione culturale fondata nell’anno 2001

da

Anna Poerio

Incontro in ricordo di Carlo Poerio

Biblioteca S.M.S. Carlo Poerio,
Napoli 14 Gennaio 2004

Giornata di studio in ricordo di Carlo Poerio – Martire del Risorgimento

Si è svolto a Napoli, nella biblioteca della S.M.S. Carlo Poerio, l’incontro in ricordo di Carlo Poerio, patriota e martire del Risorgimento. La manifestazione, organizzata dall’Associazione Amici degli Archivi (diretta da Giulio Raimondi), dall’Associazione Culturale Alessandro Poerio (diretta da Anna Poerio Riverso) e dalla Scuola Media statale C. Poerio, è stata predisposta con il Patrocinio dell’Assessorato all’Educazione del Comune di Napoli, dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania, dell’Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa, dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze e del Centro Studi Storici di Mestre.

Sono intervenuti: Rosa Cardaci, Gianandrea de Antonellis, Rosalba Cerqua, Giuseppe Mauriello, Piero Craveri, Anna Sanfelice Visconti, Roberta Bianco, Maria Rosaria de Divitiis, Anna Poerio Riverso e Giulio Raimondi. Sono pervenuti i saluti augurali da parte del sindaco di Napoli, del sindaco di Venezia, dell’assessore R. Porta, di Lidia Croce Herling, del prof. Paolo Macry, del prof. E. Gabriel Gerato e del prof. Gabriele de Rosa.

Ha introdotto i lavori la preside della scuola media Carlo Poerio, la prof.ssa Rosa Cardaci, la quale ha sottolineato la necessità di favorire la conoscenza di questa parte della nostra storia. Gianandrea de Antonellis, dell’Università di Cassino, moderatore dell’incontro, ha asserito che il convegno, che è nato per ricordare Carlo Poerio, deve essere un preambolo ad una serie di studi e di approfondimenti per la conoscenza di due figure molto importanti della cultura italiana ed europea.

A nome dell’Amministrazione Comunale di Napoli, del Sindaco Rosa Russo Jervolino e dell’assessore Raffaele Porta, Rosalba Cerqua, consigliere del Comune di Napoli, ha salutato il pubblico e gli intervenuti, garantendo la piena adesione e l’appoggio del Comune di Napoli alle future iniziative in ricordo della famiglia Poerio.

Il vicesindaco di Montesarchio, il rag. Giuseppe Mauriello, ha espresso, anche a nome del sindaco e della comunità di Montesarchio, il compiacimento per l’iniziativa tesa ad inquadrare nella giusta luce il ricordo di C. Poerio, che fu dal 1857 al 1859 prigioniero, insieme al Nusco, al Pironti e al Castromediano nel carcere di Montesarchio.

Piero Craveri, preside della Facoltà di Lettere dell’ Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, si è soffermato sul significato del ruolo politico di C. Poerio affermando che “nella storia del Risorgimento meridionale, la famiglia Poerio rappresenta un punto singolare perchè sono tre generazioni di seguito che ci pongono di fronte all’elemento della continuità, ossia, ciò che lega la tradizione illuministica napoletana del Settecento all’Unità d’Italia. Questa è stata una delle grandi funzioni di Carlo Poerio, che fu uno dei maggiori responsabili della conversione del Regno Meridionale nell’Unità d’Italia.”

Anna sanfelice Visconti, autrice del saggio “Emilia e i suoi”, citando dei passi di alcune lettere di Carlo Poerio indirizzate alla sua antenata, Emily Higgins, Pandola, ha posto l’accento sul legame di amicizia e l’affinità di ideali tra la famiglia Pandola e la Famiglia Poerio.

Roberta Bianco, responsabile del settore Manoscritti e Rari della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, ha  sottoposto all’attenzione del pubblico alcune lettere di Carlo Poerio indirizzate agli amici fiorentini, mettendo in evidenza non solo l’aspetto civile e politico del suo pensiero, ma anche l’aspetto umano e, talvolta, anche autoironico di Carlo Poerio che traspare dalla corrispondenza.

Maria Rosaria de Divitiis, Sovrintendente Archivistico per la Campania, si è invece soffermata su un cospicuo numero di documenti, lettere e fotografie, che ancora oggi sono custoditi a S.Martino Valle Caudina, nella casa che prima apparteneva agli Imbriani – Poerio – Nicotera.

Giulio Raimondi ha presentato il programma delle manifestazioni che si intendono svolgere allo scopo di favorire l’approfondimento e la valorizzazione dello studio sulle famiglie Poerio, Imbriani, Pironti e Nicotera.

Anna Poerio, infine, partendo dal presupposto che lo studio dei Poerio deve essere collocato in ambito nazionale ed internazionale, ha ribadito la necessità di estendere le ricerche sulla famiglia Poerio anche negli archivi stranieri.

Al termine dell’incontro gli invitati hanno firmato la lettera indirizzata al Ministro per i beni e le Attività Culturali, con la quale si chiede al Ministro Giuliano Urbani di intervenire direttamente affinché sia resa possibile la realizzazione del programma delle manifestazioni e delle pubblicazioni predisposto dal Comitato Promotore.

In occasione dell’incontro è stata allestita una mostra documentaria, bibliografica ed iconografica.

Tra i volumi vi erano:” Alessandro Poerio poesie edite e postume” a cura di Mariano d’Ayala, Firenze, Le Monnier (1852); “Una famiglia di patrioti” di B. Croce, Bari, Laterza (1919); “A. Poerio – il viaggio in Germania” B. Croce, Le Monnier, Firenze (1949); “A critical study of the life and works of A. Poerio”, di E.G.Gerato, Parma (1975); “A. Poerio, vita ed opere” di A. Poerio Riverso, Napoli, F.Fiorentino (2000); “A.Poerio – L’Eroe della Sortita” di P. Borgonovi, Centro Studi Storici di Mestre e Comune di Venezia (2002); ” Carlo Poerio ” di F. Esposito, Napoli, Ferraro (1978).

Tra i documenti vi erano: una lettera di Goethe ad A. Poerio (Weimar, 1827); una lettera di G. Leopardi ad A. Poerio (Recanati, 1828) e la litografia raffigurante Giuseppe Poerio che protesta contro l’occupazione austriaca del Regno di Napoli in una seduta al Parlamento (1821).

Tra i documenti esposti vi erano varie fotoriproduzioni di lettere e documenti custoditi sia all’Archivio di Stato che all’Istituto per la Storia del Risorgimento di Roma, tra cui fotografie sia di Alessandro che di Carlo Poerio. Infine, vi erano i numerosi documenti, fotografie e lettere che ora sono custoditi a S. Martino Valle Caudina nella casa che una volta apparteneva agli Imbriani-Poerio.

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